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Un quiz per la Giornata mondiale della traduzione

Chi lavora come traduttore lo sa bene: il 30 settembre non è soltanto il giorno in cui tanti fedeli festeggiano San Girolamo, ma anche quello in cui si celebra la Giornata mondiale della traduzione. Si tratta di una ricorrenza bellissima, nata per rendere omaggio a tutti i traduttori e interpreti professionisti che, con il loro lavoro, facilitano il dialogo, la comprensione e la cooperazione tra le nazioni e le culture.

Quest’anno ho deciso di festeggiare la Giornata mondiale della traduzione con un simpatico quiz (io adoro i quiz) che ho creato pensando proprio ai miei colleghi traduttori e linguisti.

Prima però un paio di curiosità sull’origine di questa giornata celebrativa, così importante per tutti noi che lavoriamo come traduttori, interpreti e linguisti.

Giornata mondiale della traduzione

Storia della Giornata mondiale della traduzione in breve

La storia della Giornata mondiale della traduzione ha inizio nel 1953, quando viene istituita dalla Federazione internazionale dei traduttori (FIT). Nel 1991, la FIT ha un’altra idea: quella di chiederne il riconoscimento ufficiale al fine di promuovere le professioni legate alla traduzione e metterne in risalto l’importanza. Il traguardo viene finalmente coronato il 24 maggio 2017, quando l’Assemblea generale delle Nazioni Unite adotta la risoluzione A/RES/71/288 e attribuisce un chiaro valore al ruolo svolto dai professionisti del settore.

Perché proprio il 30 settembre?

Perché il 30 settembre è il giorno dedicato a Sofronio Eusebio Girolamo, teologo romano e dottore della Chiesa noto ai più come San Girolamo, considerato il santo protettore dei traduttori.

Visse tra il IV e il V secolo, e in quegli anni, più precisamente nel 392, papa Damaso I, di cui era segretario, lo incaricò di rivedere la traduzione dei Vangeli e, in seguito, quella dell’Antico Testamento. In questo suo monumentale impegno, San Girolamo tenne naturalmente conto delle precedenti traduzioni dal greco al latino, ma si concentrò soprattutto sui testi originali in ebraico e aramaico, riuscendo così a eliminare errori e imprecisioni presenti nelle altre versioni.

La sua traduzione, la “Vulgata“, è frutto di un approccio diverso da quello adottato dai colleghi che lo avevano preceduto. Volle infatti abbandonare una resa più letterale e dare più spazio alla forma e al senso. In una lettera indirizzata a Pammachio, scrisse a tal proposito:

“non verbum de verbo reddere sed sensum” [non rendere parola per parola, ma riprodurre il senso dell’originale].

Quello di San Girolamo è un esempio importante perché dimostra come il lavoro di noi traduttori debba sempre essere vigile e attento e spingerci a esaltare il dubbio e sviluppare un sano e utile senso critico.

E ora… il quiz (lo ripeto: io adoro i quiz)! Piccola avvertenza: potrebbe darvi del filo da torcere, fatemi sapere il vostro punteggio nei commenti 👇

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978

1 / 10

გამარჯობა | In quale alfabeto è stata scritta questa parola?

2 / 10

Cosa teme chi soffre di "erpetofobia"?

3 / 10

Su quanti sistemi di scrittura si basa la lingua giapponese?

4 / 10

Quale forma del passato remoto di aprire non è corretta?

5 / 10

Chi paventò la nascita di un nuovo italiano definito "neoitaliano"?

6 / 10

Tra le variabili sociolinguistiche, la "diamesia" riguarda:

7 / 10

In quale paese la lingua italiana è stata lingua nazionale fino al 1934?

8 / 10

Quale di queste lingue si basa sui toni?

9 / 10

In che anno è stata istituita l'Accademia della Crusca?

10 / 10

Qual è la definizione di idioletto?

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Questo articolo ha 17 commenti

  1. 6/10… sufficiente 🙂 Non conoscendo la risposta sull’alfabeto più lungo, ho pensato che avessi messo 74 come elemento disturbatore hahahah e invece… Grazie e buona giornata (della traduzione)!

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